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Nello studio specialistico del dott. Viola si effettuano percorsi                                                                                                                                                                  di psicoterapia integrativa in cui si utilizza anche il modello                                                                                                                                                                      psicoterapeutico della Schema Therapy con le sue tecniche.

 

Costo per seduta: dai 40 ai 60 €     →  per informazioni chiama il 3200757817

 

La Schema Therapy

(La Terapia degli Schemi)

 

La “Schema Therapy” (Terapia degli schemi) è stata sviluppata dal Dr. Jeffrey E. Young per il trattamento dei disturbi di personalità e dei disturbi cronici classificati nell’asse I del “Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali” (DSM), e per i casi in cui i pazienti non hanno risposto efficacemente ad altre forme di terapia (per esempio alla terapia cognitivo-comportamentale tradizionale) o hanno esibito delle ricadute.

La Schema Therapy è una psicoterapia integrativa, che combina la teoria e le tecniche di terapie precedentemente esistenti, in particolar modo la terapia cognitivo-comportamentale, la teoria delle relazioni oggettuali, la teoria dell’attaccamento e la Gestalt Therapy.

La Schema Therapy si basa su quattro concetti teorici fondamentali: schemi mentali maladattivi precoci, stili di coping (cioè modalità tipiche di fronteggiamento), modes, e bisogni emotivi fondamentali.

 

  • Nella psicologia cognitiva per schema si intende un pattern organizzato (cioè una configurazione) di pensieri e comportamenti. Può essere anche descritto come una struttura mentale di idee e convinzioni precostituite, una struttura mentale che rappresenta una serie di aspetti del mondo di se stessi e degli altri, o un sistema di organizzazione e percezione delle nuove informazioni. Nella Schema Therapy, gli schemi vengono riferiti specificamente agli schemi maladattivi precoci, definiti come patterns mentali distorti, o comunque carenti, nei processi di percezione, nella modulazione delle emozioni, e nelle sensazioni fisiologiche. Per esempio, una persona che abbia uno schema cosiddetto dell’Abbandono, potrebbe avere una ipersensibilità (ovvero potrebbe avere una sorta di “interruttore emozionale” o “grilletto”) in relazione al suo valore percepito degli altri, che a loro volta potrebbero far sentire questa persona triste o farla precipitare nel panico nei suoi rapporti interpersonali.  

  • Gli stili di coping sono le modalità comportamentali di risposta tipiche esibite da una persona agli schemi. Gli stili di coping maladattivi (come l’ipercompensazione, l’evitamento, la resa) finiscono con il rinforzare gli stessi schemi. Per continuare con l’esempio sullo schema dell’Abbandono, l’avere immaginato la minaccia di un abbandono in una relazione, e sentirsi ansiosi o in preda al panico, porterebbe una persona che utilizza uno stile di coping di evitamento a comportarsi in modi che limitano la vicinanza nella relazione, allo scopo di proteggersi dall’angoscia dell’abbandono. La solitudine risultante o persino la perdita oggettiva della relazione potrebbe facilmente rinforzare lo schema dell’Abbandono di questa persona.

  • I Modes sono stati mentali che raggruppano schemi e stili di coping maladattivi in “modi di essere” transitori assunti dalla persona, tra i quali la stessa potrebbe fluttuare occasionalmente o frequentemente, in relazione alla gravità del disturbo. Per esempio, il mode del cosiddetto “Bambino Vulnerabile” è uno stato che potrebbe includere l’insieme degli schemi dell’Abbandono, di Sfiducia/Abuso, Inadeguatezza/Vergogna, e uno stile di coping di resa (agli schemi).

  • Se i bisogni emotivi fondamentali del paziente non sono stati soddisfatti nel corso dell’infanzia, allora è possibile che gli schemi, gli stili di coping, e i modes maladattivi si siano sviluppati nell’apparato psichico della persona e nel dinamismo della sua personalità. Alcuni dei bisogni emotivi fondamentali che sono stati indentificati sono: la connessione, la reciprocità, l’accettazione, l’autonomia. Per esempio, un bambino i cui bisogni di connessione non siano stati soddisfatti, a causa della mancanza di uno o entrambi i genitori la cui disponibilità sia venuta meno (perché magari sono morti, oppure perché hanno divorziato, o perché presi nel circolo vizioso di una dipendenza da sostanze), potrebbe sviluppare uno schema dell’Abbandono.

 

L’obiettivo della Schema Therapy è quello di aiutare i pazienti a soddisfare i loro bisogni emotivi fondamentali, supportando il paziente ad apprendere a:

 

  • guarire gli schemi maladattivi diminuendo l’intensità delle memorie emotive inglobate nello schema e l’intensità delle sensazioni fisiche correlate, e cambiando i patterns cognitivi connessi allo schema;

  • rimpiazzare gli stili di coping maladattivi e le risposte disfunzionali con modelli comportamentali adattivi.

 

Le tecniche utilizzate nella Schema Therapy includono l’esercizio del “limited reparenting” e della “terapia gestaltica dello psicodramma”, come “tecniche immaginative di ristrutturazione e reincorniciamento”, e i “dialoghi della sedia vuota”.

 

 

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